Buongiorno!
Oggi vi presento Sara Pittaluga, terapista Power Reflexology.

Le chiedo di raccontarci di cosa si tratta, cosa fa una Terapista Power Reflexology.
Mi racconta che la Power Reflexology è l’unione di due tecniche di riflessologia plantare, che ha scoperto nel 2015 a Londra nel 2015. “Stavo attraversando un momento di grande cambiamento e avevo deciso di esplorare il mondo olistico per sostenere il mio sistema nervoso, in tilt davanti al mix cambio vita/frenesia della metropoli”.
Dopo aver provato svariati approcci, tra il reiki all’agopuntura, i massaggi deep tissue, la terapia craniosacrale, ha scoperto il Metodo Footwork, e racconta di aver sentito un cambiamento profondo fin dalla prima seduta.
Questo “metodo” è stato ideato dal terapeuta israeliano Avi Grinberg: si concentra, con la mappatura e specifici tocchi dei piedi, sulle zone di squilibrio che ci portiamo addosso. Va ad identificare dove facciamo troppi sforzi e dove non ne facciamo abbastanza.
Agisce sulle abitudini di reazione allo stress e ha un approccio che coinvolge il paziente e lo rende consapevole del suo ‘pilota automatico’.
“Per me è stato un percorso di abbandono di tante zavorre, fisiche ed emotive”.
Racconta che in sei mesi, i suoi sintomi, che andavano dall’insonni, agli attacchi di panico, all’ansia, sono spariti, e che ha sentito addosso un’altra energia, e da lì ha deciso di passare dall’altra parte e diventare così terapista.
Ha proseguito gli studi alla London School of Reflexology, per poter abbinare anche l’approcio della riflessologia tradizionale, che è incentrato sull’attivare il sistema parasimpatico, che si occupa di riposo e recupero energia.
“Le ho proposte insieme nel mio studio nella City, dove ho toccato centinaia di vite (e di piedi) e i risultati mi hanno dimostrato che è un approccio efficace nell’aiutare le persone a liberarsi da inutili tensioni e assecondare il cambiamento. Poi nel 2020 ho deciso di tornare a vivere in Italia, in Liguria, e di portare i benefici di Power Reflexology nella mia terra”.
Curiosando su social e sito, ho visto che organizza anche retreat/workshop.
Racconta che si è resa conto che le persone trovano lo stress una cosa “normale”, che fa parte delle loro giornate. “se è vero che lo stress è parte del nostro quotidiano, è importante prendersene cura affinché non diventi cronico, trasformandosi in sintomi che poi possono diventare situazioni più serie per la nostra salute”.
I sintomi sono campanelli d’allarme che il nostro corpo ci lancia, ma la maggior parte di noi non li ascolta: “per esempio, ho tantissimi pazienti che arrivano in studio e alla mia domanda su come dormono rispondono: “male, ma ormai sono mesi, ci sono abituato””. E non bisogna abituarsi.
Per poter raggiungere più persone, oltre alle sessioni individuali, ha ideato un workshop esponenziale di due giorni, in cui spiega come funziona lo stress, perché spesso ne diventiamo dipendenti, perché usiamo determinati meccanismi di compensazione, e perché ce li teniamo stretti, e fa provare alcune delle più semplici ed efficaci tecniche di rilascio delle tensioni che ha scoperto questi anni.
Il Workshop di cui ci ha appena raccontato di chiama “Il tuo Alter Ego Stressato – Due giorni per scoprire come fartelo amico”. Lo propone due volte all’anno in presenza, a Rapallo in Liguria, ma ne sta preparando anche una versione on line, strutturata in modo adatto al remoto, con più sessioni distribuite nel tempo, sia in italiano che in inglese.
Poi curiosando su Instagram, ho visto che collabora anche con Sabrina di @animeinviaggio, altra meravigliosa donna che ho intervistato (quindi farò una spedizione per venire a trovarvi tutte e due!!!), e così le chiedo che cosa “creano insieme”.
Mi racconta che con Sabrina è “stato uno di quegli incontri che sembrano organizzati da un destino benevolo”: era appena tornata in Liguria e cercava uno spazio dove poter esercitare.
Si sono incontrate per parlare del coworking space che gestisce, il Golfo, e hanno scoperto così di avere diversi interessi in comune.
Ci racconta che Sabrina ha un percorso molto ricco ed è specializzata in strumenti che riallineano la persona alla sua natura animica, come ad esempio il Soul Realignment e le costellazioni familiari.
“Ci siamo scambiate le esperienze, io che parto dal corpo l’ho riportata ‘a terra’ per sbloccare determinate situazioni e lei direi che mi ha accompagnato in un altrove di cui ignoravo l’esistenza. Ero scettica, ammetto, ma mi fidavo di lei e proprio con un’esperienza di costellazioni dell’anima ho capito delle cose importanti, su di me e sulle relazioni della mia vita, che non avevo messo a fuoco”.
Da quel momento hanno deciso di unire le loro competenze e proporre “dentro”, un workshop esperienzale di due giorni: il primo giorno, grazie ad una seduta approfondita di Power Reflexology, aiuta la persona a scrollare certe tensioni, e quindi a mettersi in ascolto, a diventare più ricettiva.
Il giorno seguente, tramite un’esperienza guidata da Sabrina di costellazioni dell’anima, in un piccolo gruppo, le persone esplorano altri piani, ove emergono esperienze importanti, dinamiche, ruoli. “Se ne esce con una consapevolezza completamente diversa e si decide poi cosa farne”.
Lo propongono in presenza in Liguria, e le date le potete trovare sui loro siti.
→ Quindi direi che manca solo darvi i riferimenti per andare a curiosare.
Ig @stepchanger
Web stepchanger.it


